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Funziona davvero bene il “Fondo di Solidarietà” (art. 29 del Regolamento previdenziale) che gli
Amministratori della Cassa di Previdenza degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati hanno
fortemente voluto istituire per aiutare i Professionisti in caso di necessità o per sostenerli di fronte a
lieti eventi (che però presentano costi), come la nascita di un figlio o il conseguimento di un titolo di
studio del figlio.

Nell’ultima riunione del 17 giugno il Comitato Amministratore della Cassa Agrotecnici ha infatti
liquidato le domande pervenute e positivamente istruite a quella data.
I Professionisti il cui figlio si sia laureato o diplomato hanno ricevuto 1.000 € ciascuno, una tantum.
Gli Agrotecnici che hanno avuto la sfortuna di incorrere in un infortunio od hanno subito una grave
malattia hanno avuto di più: in media 7.203 € ciascuno, sempre a fondo perduto, come ristoro della
Cassa per il disagio economico patito.

Il “pezzo forte” della Previdenza degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati è però rappresentato
dalle misure di welfare a sostegno della maternità, con un duplice intervento: l’indennità di maternità
(che è variabile in base al reddito) ed un contributo di 1.000 € -anche questo a fondo perduto-.
La somma dei due interventi -per le domande venute in esame il 17 giugno- ha portato ad un
contributo medio di oltre 10.300 € per ogni richiedente, che rappresentano un reale sostegno alla
maternità.

Per accedere ai contributi occorre essere:

a) in regola con il versamento delle quote di iscrizione all’Albo Professionale;
b) non destinatari di provvedimenti di sospensione dall’esercizio dell’attività professionale;
c) in regola con il versamento dei contributi dovuti alla Cassa di Previdenza;

ed ovviamente presentare domanda nei seguenti termini:

– entro un anno dalla data di manifestazione dell’evento (per malattie, infortuni, eventi naturali
imprevedibili, ecc.);
– entro il mese di febbraio dell’anno successivo, per il caso della nascita di un figlio;
– entro il 31 dicembre dell’anno di conseguimento del titolo, nel caso di diploma di scuola
secondaria o laurea;
ed ogni richiesta deve essere corredata dalla documentazione relativa.

L’Agr. Dott. Alessandro MARASCHI, Coordinatore del Comitato Amministratore della Gestione
previdenziale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati ha ringraziato gli uffici e la struttura per
il puntuale lavoro svolto, che ha consentito di dare agli Agrotecnici previdenti un concreto segno di
vicinanza da parte della categoria, anche perché, oltre a queste, gli uffici della Cassa hanno istruito
altri tipi di domande nel corso dell’anno (come gli interventi di sostegno a chi ha subito calamità
naturali). “L’unico rammarico -ha precisato Maraschi- è quello dell’ancora insufficiente numero di
domande di aiuto che pervengono, quando sappiamo che potrebbero essere di più. L’attività
informativa che abbiamo intensamente svolto nel 2024, in collaborazione con il Collegio Nazionale
degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati, ha portato gli iscritti ad una migliore conoscenza
delle misure di welfare e ad un aumento delle domande. Ma il “Fondo di Solidarietà” è capiente e
noi vorremmo venisse tutto utilizzato, perché quello è lo scopo: aiutare le colleghe ed i colleghi in
particolari momenti della loro vita”.

Anche il Presidente del Collegio Nazionale Agr. Dott. Roberto ORLANDI si è congratulato con
gli Amministratori della Cassa di Previdenza per l’iniziativa e per i risultati, dove solidarietà ed
aiuto reciproco rappresentano la cifra che contraddistingue gli Agrotecnici e gli Agrotecnici laureati
italiani.

Roma, 23 giugno 2025

prot. 169 del 02072025_Comunicato Stampa – 2025.6.23